Sessantamilavitedasalvare e ANAPIC a Montecitorio contro l'Arresto Cardiaco

Defibrillatori nei luoghi pubblici, da Cerro alla Camera per salvare vite

Defibrillatori in tutti i luoghi pubblici: è la proposta di legge di Fratelli d’Italia presentata oggi alla Camera insieme a Mirco Jurinovich, di Cerro Maggiore e presidente dell’associazione “Sessantamilavitedasalvare” contro l’arresto cardiaco.

Defibrillatori nei luoghi pubblici, proposta di legge

I defibrillatori sono quegli apparecchi che possono salvare la vita in caso di arresto cardiaco. Sono muniti di piastre da applicare sul torace del paziente. Il loro utilizzo è facilissimo: lo strumento emette semplici comandi vocali ed eroga la scossa necessaria a far ripartire il cuore solo se questo ne ha bisogno. “Questi strumenti salvavita devono essere presenti in tutti i luoghi pubblici” ossia nelle scuole, negli edifici pubblici e nei condomini (nell’Altomilanese c’è già un condominio, il primo, dotato di defibrillatore: si trova a Cerro Maggiore). è quanto racchiuso nella proposta di legge presentata oggi, martedì 2 aprile 2019, alla Camera dei deputati.
La firma è quella di Fratelli d’Italia, presente alla conferenza stampa anche Mirco Jurinovich, di Cerro Maggiore e presidente dell’associazione “Sessantamilavitedasalvare” che da anni si batte per la diffusione capillare dei defibrillatori sul territorio, e Lucia Rizzi presidente dell’Anapic, Associazione nazionale amministratori professionisti.

L’importanza dell’apparecchio

“Ogni anno, in Italia, l’arresto cardiaco improvviso causa oltre 60mila morti – ha spiegato Jurinovich -, molte delle quali potrebbero essere evitate se solo si intervenisse tempestivamente con un defibrillatore. E’ dimostrato che dove questi apparecchi sono presenti, le possibilità di sopravvivenza di chi viene colto da arresto cardiaco si possono quadruplicare”.
“Oltre a voler rendere obbligatori questi apparecchi in tutti i luoghi affollati – ha spiegato il deputato di FdI Paola Frassinetti – vogliamo prevedere dei corsi che vanno dal primo soccorso all’utilizzo stesso dei defibrillatori. Vogliamo diffonderli il più capillarmente possibile così da poter avere la possibilità di salvare il maggior numero di vite”. Importante quindi dotare anche strutture come i palazzi: “E’ questa una proposta di legge seguita con molta attenzione anche dagli amministratori di condominio – ha aggiunto Marco Osnato -: riuscire ad avere uno di questi strumenti in ogni condominio sarebbe davvero un grande risultato”. Sulla stessa linea Rizzi: “E’ questa un’iniziativa di altissimo valore sociale e con un nobile scopo”.
Infine il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli: “L’augurio è che la maggioranza e il Governo vogliano convergere su questa nostra proposta e contribuire così a far diminuire queste morti improvvise e ingiustificate che colpiscono tutte le età”. E il deputato Walter Rizzetto: “Questi apparecchi non hanno costi esosi, ognuno costa poco più di mille euro. E comunque in uno Stato civile è corretto trovare fondi e risorse per queste tematiche così importanti. La mia proposta l’ho presentata qualche anno fa, dopo la terribile notizia della morte, dopo arresto cardiaco, di Tania Zaninello: era una bimba di 12 anni che si era sentita male a scuola e, purtroppo, non ce l’ha fatta. E’ questo un piccolo passo verso una battaglia che dobbiamo vincere insieme”.

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